Domenica 3 maggio 2009
Il francese Conseil National du Sida (CNS), specializzato nel monitoraggio dell’Hiv e dello sviluppo di cure specifiche, ha presentato un documento di interesse per il trattamento retrovirale come forma preventiva,
suscitando sia riserve che consensi nel mondo dell’attivismo glbt.
Il Professor Willy Rozenbaum, presidente di CNS, spiega che l’utilizzo in forma preventiva di quello che oggi costituisce invece solo una forma di trattamento terapeutico per chi ha già contratto la malattia, sarebbe utile per «per la sua capacità a ridurre il rischio di trasmissione sessuale del virus», pur sottolineando che non ci sarà mai il rischio zero.
Critica la risposta di parte delle associazioni impegnate sul fronte Hiv, che spiegano come oggi solo il 46% dei malati trattati con le cure retrovirali abbia risultati positivi.
www.babiloniamagazine.it/new.php?p=2786
...stanno impazzendo?
la sifilide, la gonorrea e i virus epatitici ...non li conoscono?
Assurdo!
luna
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