Sono gli eterosessuali disinformati a preoccupare maggiormente.
(ASCA) - Roma, 17 giu - Eterosessuale tra i 30 e i 34 anni.
Questo il nuovo volto dell'Hiv-Aids in Italia secondo il Rapporto diffuso oggi dall'ISS. La proporzione di malati tossicodipendenti e', infatti, diminuita dal 69,0% nel 1985 all'8,6% nel 2007, mentre i casi attribuibili a trasmissione sessuale (eterosessuale e omosessuale) nello stesso periodo sono aumentati dal 13,3% al 73,7%, con un particolare aumento di contagio tra eterosessuali, che oggi sono il doppio di quelli tra omo e bisessuali.
Da sottolineare infine che la quota di stranieri con diagnosi di Hiv e' aumentata dall'11% del 1992 al 32% del 2007.
L'incidenza dei casi di Aids nel 2008 e' stata maggiore in Lombardia e Liguria (3,4 ogni 100 mila abitanti), seguite da Emilia Romagna e Toscana (2,9), poi Lazio e Marche (1,9).
L'incidenza, invece, continua ad essere mediamente piu' bassa nelle Regioni meridionali e in particolare in Calabria (0,3), anche se la Basilicata segna un 2,2.
Anche per l'Hiv il tasso piu' basso si registra al Sud, con l'1,7 ogni 100 mila abitanti della Puglia contro l'8,9 della Provincia Autonoma di Trento e l'8,4% del Lazio.
www.asca.it/news-AIDS__ETEROSESSUALI_FRA_30_E_34_ANNI_I_PIU__A_RISCHIO_CONTAGIO-839007-O...
Chiara...vai e studia!
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