VACCINO HIV: LA RICERCA ITALIANA

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harrypotter79
00sabato 26 settembre 2009 11:12
Arnaldo Caruso in collaborazione con Robert Gallo in fase 2!!
ROMA - Ha inizio la fase II di sperimentazione del vaccino contro l'HIV, tutta in mano ad un gruppo di ricerca italiano, diretto da Arnaldo Caruso in collaborazione con Robert Gallo, virologo dell'universita' di Maryland. La palla della partita contro l'HIV e' nelle mani dell'Universita' di Brescia. Gli italiani accendono le speranze al mondo di prevenire il virus e limitare i danni nelle persone che l'hanno contratto.
Il cuore di questa ricerca e' la Proteina 17.


L'inizio. Una via di uscita si ebbe quando un gruppo di ricercatori riuscirono a decodificare il virus, impresa molto difficile dal momento che il virus dell'HIVe' un virus sfuggente come quello dell'influenza o della poliomielite in quanto trasporta informazioni non nel DNA ma attraverso l'RNA ed e' dunque codificare questa quantita' di informazioni e' molto piu' complesso. L'universita' del North Carolina a Capel Hill riusci' a decodificare il virus ed ad aprire le porte alle ricerche di tutto il mondo. Gli studiosi hanno scoperto che la struttura dell'Rna influenza molti passaggi nel ciclo infettivo da Hiv.
Da quel momento e' iniziata la ricerca per bloccare la duplicazione del virus.

La ricerca Italiana. ''Il gruppo del Laboratorio di Virologia dell'Istituto Superiore della Sanita', diretto dalla dottoressa Barbara Ensoli'', come riferisce il Ministero della Salute, ''perché la proteina è necessaria per la replicazione del virus, è immunogenica ed è conservata tra i vari sottotipi di HIV. Infine, studi preclinici nella scimmia hanno dimostrato che la proteina Tat, nella sua forma biologicamente attiva, è innocua ed induce una risposta immune specifica in grado di controllare la replicazione del virus e di bloccare lo sviluppo della malattia.''

Su questi dati, l'ISS ha approvato la sperimentazione in Italia che iniziera' non oltre i primi tre mesi del 2010 e si compone di tre fasi: la Fase I serve a valutare l'assenza di tossicita' nella preparazione vaccinale e sara' fatta su alcune decine di persone divise in due gruppi: un gruppo di persone seropositive ed un gruppo di persone sieronegative. La fase II invece sara' fatta su un piu' ampio numero di volontari
ed infine la fase III che servira' ad accertare l'efficacia del vaccino.
Le fasi II e III saranno realizzate sia in Italia ce in Africa.

Ad accrescere l'entusiasmo nell'animo degli studiosi e' stata la scoperta della Proteina 17 che, come spiega il microbiologo Caruso, svolge un ruolo fondamentale nella replicazione del virus ed allo stesso tempo (una volta entrata in contatto col virus dell'HIV) sconvolge il sistema immunitario.
Si e' scoperto infatti che senza questa proteina il virus subisce un blocco, come se mancasse la benzina per procedere alla duplicazone. Si tratta di una terapia antiretrovirale (ART) che puo' rallentare la replicazione del virus e rallentano anche i danni del sistema immunitario, ma non sono in grado di eradicare il virus nell'organismo. Tuttavia bisogna sottolineare che non tutte le persone sieropositive avranno accesso alla terapia, ma solo una parte che vve nei paesi industrializzati. Per il momento pero', e' ancora tutto in fase sperimentale. Questa ricerca sara' finanziata dal Governo italiano con una somma pari a 10 milioni di euro.

www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=6690:vaccino-hiv-la-ricerca-italiana-apre-le-speranze-nella-prevenzione-del-virus&catid=92:sanita&It...

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