00 12/02/2011 15:49



La Lufthansa Italia si rifiuta di assumere come suo personale di volo persone Hiv positive e chiede, prima dell'assunzione, a tutti i candidati un test che confermi la non sieropositività. A denunciare il fatto è la Lila, Lega italiana per la lotto contro l'Aids, che ritiene tale richiesta «ingustificata, illegittima e discriminatoria». Dovrebbe essere infatti la legge dello Stato italiano e non il singolo datore a stabilire quali mansioni possano svolgere le persone sieropositive.

«Le procedure di assunzione di Lufthansa contrastano con la legge 135 del 1990 e con lo Statuto dei lavoratori (legge 300 del 1970), - sostiene la Lila - ma anche con la normativa dell'International Labour Office (ILO), l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni unite che riunisce governi e associazioni imprenditoriali e sindacali».

Infatti, l'Ilo nel corso del 2010 ha diffuso la "Raccomandazione su Hiv e Aids e mondo del lavoro", in cui sono illustrati programmi di prevenzione e misure antidiscriminatorie a livello nazionale e aziendale. Inoltre già da dieci anni il "Codice di Condotta sull'HIV/AIDS e il mondo del lavoro" stabilisce che nessun datore di lavoro possa chiedere un test Hiv prima di assumere un dipendente.

«Il mondo del lavoro è uno dei luoghi strategici in merito a prevenzione e riduzione di stigma e discriminazioni nei confronti delle persone che vivono con l'Hiv» conclude la Lila che continuerà a battersi contro la decisione di Lufthansa Italia.

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